lunedì 18 dicembre 2017

I SOFISTI

I sofisti operano una vera e propria rivoluzione umanistica nell'ambito della riflessione filosofica.
La loro indagine di concentra sui problemi che riguardano l'uomo e la società.

I sofisti possono essere considerato i primi insegnanti a pagamento della storia. Con i sofisti l'esercizio del sapere diventa un mestiere,un lavoro a pagamento che essi esercitano spostandosi da un luogo all'altro in cerca di discepoli.
Il termine "sofista" nell'antichità significa  letteralmente "sapientissimo". Nel linguaggio odierno evoca qualcosa di artificioso.

PROGETTO EDUCATIVO DEI SOFISTI
Essi si fanno interpreti esemplari esprimendo un'inedita libertà di spirito e un attitudine a utilizzare un modo spregiudicato la ragione in tutto gli ambienti. Il loro fine principale è quello del sapere,inteso come un unico fondamento della virtù. La nuova virtù coincideva essenzialmente con:
la capacità di vivere in società 
●la padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola 
Risultato immagine per sofisti
I sofisti quindi miravano a offrire ai giovani un sapere che abbia un risvolto pratico e operativo.

PROTAGORA

  • nacque ad Abdera nel 490
  • giunto ad Atene fu in contatto con Pericle
  • dopo aver compiuto vari viaggi e aver fondato una colonia fu accusato di empietà
  • morì nel 5°secolo a causa di un naufragio

Fu il pensatore più originale del movimento,famoso in tutta la Grecia per la sua straordinaria eloquenza.
Secondo lui l'uomo è misura di tutte le cose,delle cose che sono in quanto sono,delle cose che non sono in quanto on sono.
L'affermazione del sofista significherebbe dunque che le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista soggettivi. Il termine "uomo" può essere interpretato come umanità,genere umano oppure civiltà,popolo; L'uomo quindi è il criterio di giudizio della realtà o irrealtà delle cose.
Risultato immagine per immagini di pratagoraCiò che emerge da protagora e quindi una visione RELATIVISTICA:non esiste una verità assoluta.

IL POTERE DELLA PAROLA
La convinzione che non esista una verità assoluta ci fare riferimento, non esclude la possibilità di stabilire un criterio di giudizio. Secondo Protagora tale criterio è rappresentato dall'utile,inteso come ciò che si concorda essere il bene del singolo e della comunità.
in tale ottica la PAROLA assume un ruolo di rilevata importanza come strumento per raggiungere il consenso.
Protagora afferma di perseguire l'utilità comune cui indirizza l'insegnamento della retorica,cioè l'arte di persuadere l'uditorio mediante un linguaggio chiaro,semplice e convincente.


GORGIA

  • nacque a lentini,in Sicilia,tra il 485 e il 480 a.C.
  • giunse ad Atene nel 427,inviato come ambasciatore della sua città per ottenere aiuti militari
  • riscosse grande successo
  • dopo svariati viaggi morì vecchissimo.
Il sofista siciliano Gorgia,portando alle estreme conseguenze il relativismo culturale,si fa interprete di questo principio:il discorso è tutto. Di qui l'elogio della parola come forza conquistatrice.scrive Gorgia:
"la parola è una potente signora,che pur dotata di un corpo piccolissimo e invisibile compie le opere più divine"

Secondo questo sofista non esiste nulla di oggettivo.
Egli afferma che:
L'ESSERE NON ESISTE
- SE ANCHE ESISTESSE NON POTREMO CONOSCERLO
- SE ANCHE FOSSE CONOSCIUTO NON POTREBBE ESSERE COMUNICATO       
  ATTRAVERSO LE PAROLE.

Risultato immagine per immagini di gorgia filosofoUNA VISIONE TRAGICA DELL'ESISTENZA
Per Gorgia l' esistenza è irrazionale e misteriosa e gli uomini non sono liberi nè responsabili.
Un'esemplificazione di queste tesi è rappresentata dal celebre Encomio di Elena. L'intento è quello di dimostrare l'innocenza di Elena;la quale può aver agito:
1) Per decreto degli dei o della necessità
2) sotto la pressione della violenza fisica
3) perché persuasa dalle parole di Paride
4) perché vinta dalla passione amorosa

GLI SVILUPPI DELLA SOFISTICA
Con Gorgia la sofistica raggiunge i suoi esiti estremi,in quanto perviene a una visione nichilistica,che non solo nega la possibiltà di riconoscere la realtà in modo oggettivo e universale,ma non ammette neppure che ci siano conoscenze o discorsi utili e condivisi all'intero di una comunità.
Gorgia concentra la sua attenzione al linguaggio che vien misurato solo in relazione alla sua forza persuasiva.

IPPA,ANTIFONTE E TRASIMACO
Ippa e Antifonte riponevano il valore delle leggi proprio nella loroorigine umana,essi teorizzarono la superiorità della legge di natura,immutabile e uguale per tutti in ogni paese.
Trasimaco invece arrivò ad affermare che le leggi non sono che strumenti di cui i gruppi più forti si servono per garantire i propri interessi  scapito dei più deboli.

DALLA RETORICA ALL'ERISTICA
Nel 4° secolo a.C si assiste alla dissoluzione del movimento sofistico.
Operarono una trasformazione dalla retorica in eristica,che significa "arte di battagliare (con le parole)"