IL CONTESTO IN CUI VIVE E OPERA SOCRATE
La sofistica,con il suo relativismo,erose definitivamente le antiche certezze. Cosi le classi conservatrici cominciarono a guardare con ostilità i sofisti e i filosofi;e fu in questo difficile clima che operò Socrate,il quale da una parte combatté le posizioni relativistiche della sofistica e dall'altra parte dovette subire l'ostilità dei classicisti.
Un esempio di tale differenza verso la filosofia è fornito dalla commedia le nuvole di Arisofane,in cui Socrate è rappresentato come un personaggio strano,dedito a inutili ricerche di carattere naturalistico. Alla fine della commedia,un cliente deluso,in quanto non ha appreso da Socrate né nuove conoscenze né una nuova arte incendia il pensatoio.
Questa scena in un certo senso prefigura il dramma di Socrate,infatti nel 399 a.C l'uomo sarà condannato a morte dal tribunale di Atene. Forse per nussun'altra personalità filosofica possiamo parlare di una cosi totale compenetrazione tra pensiero e vita;è questa coincidenza che fa di Socrate il filosofo per eccellenza.
SOCRATE LA VITA:
-nacque ad Atene nel 469 a.C
-fu un cittadino esemplare: combatté valorosamente nella battaglia di Potidea
-sposò con Santippe
-Nel 404,quando erano al potere i Trenta tiranni, Socrate si oppose al valore di Crizia
-Caduti i Trenta nel 403 Socrate venne condannato a morte con la duplice accusa di misconoscere gli dei tradizionali della città
UNA FIGURA STRAORDINARIA
Socrate non scrisse nulla e non lasciò testimonianza diretta di sé. Tuttavia abbiamo tante testimonianze indirette,tra cui spicca quella di Platone,che fu suo discepolo e può considerarsi il più attendibile interprete del pensiero del maestro.
Socrate è anche il protagonista di altri scritti,detti Discorsi socratici,composti da seguaci come Eschine,Antistene,Senofonte. Ci sono giunte anche brevi considerazioni nella metafisica di Aristotele.
Da queste fonti sappiamo l'aspetto fisico di Socrate e la sua vita dedita all'educazione dei giovani e alla riflessione. Fisicamente Socrate non era un bell'uomo: era basso,con la pancia grossa,il naso camuso,gli occhi fissi e sporgenti... Ma aveva un anima eccezionalmente bella,nobile,coraggioso e forte.
IL PROCESSO E LA CONDANNA DI SOCRATE
Finito il governo illuminato di Pericle la città dovette subire la dittatura dei Trenta tirannie alla loro caduta,il ritorno di un governo democratico.
Finito il governo illuminato di Pericle la città dovette subire la dittatura dei Trenta tirannie alla loro caduta,il ritorno di un governo democratico.
Socrate fu messo a morte proprio durante il periodo della restaurata democrazia,la quale,però,era piuttosto fragile.
Egli fu condannato in una fase di crisi della democrazia e della democrazia,in cui il potere avvrtiva come una grave minacciale istanze critiche di un personaggio popolare come lui.
Socrate fu accusato e riconosciuto colpevole di non onorare gli dei della sua città e di aver corrotto i giovani. Questo filosofo veniva visto come un elemento destabilizzante per i nuovi equilibri politici.
LA MORTE COME EMBLEMA DI COERENZA SPIRITUALE
La morte fu il sigillo estremo della grandezza spirituale di Socrate. Questa può essere interpretata come l'atto conclusivo e il drammatico coronamento di un'esistenza vissuta all'insegna del rigore morale è del perfezionamento interiore.
UNA VITA DEDICATA ALLA RICERCA
Socrate inizia la sua ricerca recandosi presso gli uomini che avevano fame di grande sapienza,innanzitutto presso un uomo politico importante,e giunse progressivamente a comprendere che quest'uomo pur ritenendosi molto saggio,in realtà non lo era. Egli continuò la sua ricerca rivolgendosi ai più stimati poeti che riscopri anche essere ignoranti.
Il risultato dell'indagine è chiara: Socrate è il più saggio perché sa di non sapere,mentre gli altri mancano di tale consapevolezza e anzi spesso si vantano di sapere ogni cosa.
Socrate si sente investito di una missione divina: scuotere gli uomini dal loro torpore spirituale.
LA NECESSITÀ DI DEFINIRE I TERMINI
Socrate riusciva a mettere in crisi coloro con cui dialogare,insinuando in loro il dubbio. Socrate insegnava a non accettare mai idee o giudizi senza prima essersi interrogato a fondo sul loro significato. Il suo intento fu quello di dimostrare che coloro che si credevano sapientissimo in realtà non lo erano.
IL METODO SOCRATICO
Il metodo adottato da Socrate si componeva di due momenti fondamentali:uno critico e negativo,l'ironia;l'altro costruttivo e positivo la maieutica.
L'ironia consisteva nel parlare di un argomento,e Socrate chiedeva agli alievi di pronunciarsi a riguardo di un particolare tema e ascoltava le risposte. Egli dichiarava di non conoscere l'argomento in questione. Poco a poco però mentre di parlava,risultava chiaro che anche l'interlocutore non conosceva il tema in questione e quindi veniva smascherato da Socrate.
Poi vi era la maieutica che consisteva nell' individuare e sviluppare dentro di se i germi della verità.
Nessun commento:
Posta un commento